mercoledì 18 febbraio 2015

Ricominciamo dall'inizio: la pinza vicentina

toc toc...
Rieccoci, è da tanto che volevo scrivere, tornare nel mio piccolo spazio, ma alla fine è andata un po' così, come quando non senti un amico per tanto tempo e alla fine non ti ricordi più come si fa a sentirsi, anche solo per un ciao. Non sai più da dove cominciare, finchè non ti guardi allo specchio e non ti dici "ma di cosa stiamo parlando? cretinetta, vai e chiama!". E così eccomi qua, a raccontarvi come mai, si perchè non centra solo la pigrizia, la mancanza di occasioni... :)
In questi mesi abbiamo concretizzato scelte, importanti. Ci siamo sposati e abbiamo preso casa! ...e ora anche la nuova macchina!
Abbiamo fatto tutto da soli, per scelta e per lontananza, per cui ogni singolo week-end e quasi ogni sera sono stati dedicati a tutto ciò, e nei pochi momenti liberi si facevamo giustamente sopraffare da stanchezza e pigrizia.



A un certo punto non sapevo più da che parte cominciare, e poi ho deciso, ricominciamo da una ricetta di famiglia, da una ricetta che profuma di casa, che racconta la nostra famiglia, una ricetta senza grammature perchè è una ricetta della nonna fatta di "quello che basta".
E' una ricetta che parla della mia terra, del riciclo, di profumi di case di campagna. Porta un nome che racconta dell'ironia di un popolo conosciuto come schivo e a volte simile alla nebbia che avvolge le sue campagne. Il nome di questo dolce tipico dei mesi freddi è putana, sì sì avete capito bene. Le origini del nome sono controverse, c'è chi sostiene che dipenda da un'esclamazione di un cameriere che se l'era fatta cadere di mano, a me la nonna raccontava che questo nome deriva dal fatto che si fa un po' con quello che si trova. Chissà... Ogni famiglia ha la sua ricetta, ne troverete perciò infinite versioni, fatte di pane o di polenta dolce, completate di frutta fresca o secca a seconda della stagione. Nella sua versione più ricca, quella natalizia si completa con la frutta secca, nel periodo della vendemmia con l'uva.
Se non si fosse capito, sono molto fiera delle mie origini, anche perchè diversamente sarei poco fiera delle persone che mi hanno permesso i essere quella che sono. ;)
Quella descritta di seguito è la versione fatta di pane vecchio (che è il modo in cui dalle mie parti si chiama il pane raffermo). 


Ingredienti:
3 pagnotte
1/2 litro di latte fresco
2 uova
2 cucchiai di farina
4-5 cucchiai di zucchero
1 mela
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai di uvetta
1 pizzico di sale
buccia grattugiata di 1 limone
1 bicchierino di grappa

Tagliate a tocchetti le pagnotte e bagnatele col latte, lasciate riposare per tutta la notte in frigorifero.
La mattina successiva, ammollate l'uvetta con la grappa e acqua (a coprire). Assicuratevi che tutto il pane sia umido aggiungete eventualmente altro latte. Frullate con l'aiuto del frullatore o, se preferite un risultato più grossolano strizzate con le dita fino a ridurre il pane in poltiglia. Aggiungere le uova intere, lo zucchero e il sale amalgamando bene con l'aiuto di un cucchiaio. Aggiungete la mela tagliata a tocchetti (a me piace con tutta la buccia), l'uvetta ammollata e strizzata, i pinoli e la scorza di limone. Amalgamate e versate in una teglia rivestita di carta da forno.
Cuocete a 180° per circa un'ora. Sfornate, fate raffreddare e servite. Ve la consiglio in accompagnamento a una crema inglese alla vaniglia.


Ne risulta una torta molto umida e decisamente saporita. E' una torta che racconta la saggezza delle nostre nonne che riciclavano tutto il possibile. Mia nonna, e poi mia mamma mi hanno sempre detto che buttare il pane è peccato mortale! Sarà per quello che i cassetti della cucina sono pieni di sacchetti con tozzetti di pane secco :D


Io uso qualsiasi tipo di pane, bianco, nero, ai cereali...quello che c'è insomma. La cosa divertente è che non ottengo mai una torta uguale a un'altra! Una cosa che non cambia mai è quel profumo di casa che sprigiona dal forno, quel profumo di nonna, quel profumo di mio!

Ora vi saluto e spero di tornare presto a digitare parole su questa tastiera!!! Anche perchè ci sono persone che vorremmo tanto ringraziare, e tante cose da raccontare :)

- Foto di Purewhite Photografy, fiori di Ultraviolet, abito di Jesus Peirò (Idea Sposa) -

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