Oh mamma mia non ho scritto un post per S. Valentino :O
… la verità è che l’ho fatto abbastanza di proposito, non rientro nella
categoria di chi, single convinto o per forza, dichiara di odiare questo giorno decantando
quanto bene si sta da soli, o semplicemente perché fa più figo dire che non ti
importa! Punto primo perché non sono sola, accanto a me c’è un uomo
meraviglioso, punto secondo perché credo che sia una cosa assolutamente
ridicola dover eleggere un unico giorno per festeggiare quanto siamo
innamorati, io spero di riuscire a farlo ogni giorno. Di piatti d’ammmore non
ce n’è uno solo, ma sono tutti quelli che mangiamo insieme.
C’è da aggiungere che ieri non è stata proprio la giornata
migliore della settimana, una di quelle in cui raggiungi consapevolezze che non
avresti voluto conquistare, di quelle in cui vedi i tuoi piani infrangersi
contro non sai nemmeno tu cosa … e all’improvviso ti sembra di aver fatto un salto
indietro, come quando scalando una montagna metti giù male un piede e scivoli
indietro di qualche metro. Ti sbucci le ginocchia, ti graffi le dita … Poi però
senti che dietro di te qualcuno ti sorregge, prendi un attimo di respiro,
ritrovi la lucidità e poi riparti! (beh ecco … io sto ancora prendendo fiato …
ma per fortuna non sono sola su quel crinale!).
Ma veniamo alla ricetta di oggi, una ricetta da fine
settimana (sì è un’altra ricetta che richiede del tempo …) e adatta al freddo
inverno!
Ingredienti per 2 persone:
500 g di manzo (io preferisco il cappel del prete)
1 bottiglia di Cannonau
1 carota
1 costa di sedano
2 scalogni
2 spicchi d’aglio
1 cucchiaio di bacche di ginepro
2 rametti di timo
1 rametto di rosmarino
6-8 foglie di salvia
1 pomodoro secco dissalato (o in alternativa 1/2 cucchiaio di concentrato di pomodoro)
2 cucchiai di olio EVO
Sale e pepe
Tagliate a pezzetti sedano, carote e scalogni (ovviamente dopo
averli mondati), sbucciate l’aglio e lasciatelo intero (così potrete eliminarlo
facilmente in cottura se lo desiderate), lavate le erbe aromatiche (senza strofinarle
troppo altrimenti perdono di profumo e schiacciate le bacche di ginepro.
Mettete tutto in una terrina abbastanza capiente, preferibilmente di ceramica
(evitate la plastica), aggiungete anche il pezzo di manzo, pepatelo su tutti i
lati e fate in modo che le verdure si distribuiscano uniformemente intorno alla
carne. Versate a questo punto il vino (per questa quantità dovrebbe bastarvi
una bottiglia, tenete presente che la carne deve esservi immersa completamente,
quindi valutate la grandezza della terrina, non troppo larga e sufficientemente
profonda, eventualmente aggiungete dell’altro vino). Coprite con della
pellicola e mettete a marinare in frigo per tutta la notte (8-12 ore).
Il giorno seguente …
Versate l’olio EVO in una casseruola quando sarà caldo
fatevi rosolare il pezzo di carne, quando sarà rosolato su tutti i lati,
aggiungete la marinata di vino, le verdure
e gli odori e abbassate la fiamma. Aggiungete a questo punto il pomodoro secco dissalato
e salate leggermente. Fate cuocere con coperchio a fuoco basso, girando di
tanto in tanto fino a che il sughino si sarà ridotto (3-4 ore
a seconda del pezzo di carne). A questo punto, estraete la carne e trasferitela
in una terrina e coprite (se si raffredderà leggermente sarà più facile
tagliarla e non si sbriciolerà sotto il vostro coltello). Frullate il sugo
rimasto dopo aver tolto l’aglio (se non vi piace) e le bacche di ginepro (se
avete pazienza), in caso contrario il sugo avrà semplicemente un gusto un po’
più forte, assaggiate e aggiustate, se serve, di sale. In alternativa se
desiderate un sugo più grossolano potete passarlo al passa verdura.
Servite le fette di brasato cosparse da qualche cucchiaio
del sugo di cottura ben caldo. Io ho accompagnato con patate al forno
semplicissime e broccolo fiolaro (Broccolo di Creazzo, coltivato direttamente
nell’orto della mia mamma! Magari un giorno vi racconterò di questo meraviglioso prodotto...) semplicemente bollito. Se volete dare un tocco di
originalità al piatto, potete servire le fette di brasato su una fetta di pane
integrale tostata, un accompagnamento divino!
Nota: noi abbiamo accompagnato il piatto con un Cannonau
parecchio serio, una bottiglia del 2004 ( 15,5 di gradazione alcoolica), regalo
per il mio compleanno (Grazie a Giuseppe e Silvia!).
In cottura ho usato qualcosa
di un livello un po’ più basso, evitate però di prendere vini da 2 euro, è vero
che lo state offrendo all’aria, ma un buon vino strutturato e di carattere
donerà le stesse caratteristiche anche al vostro brasato. Un vino acido rimarrà
tale anche dopo questa lunga cottura. Quindi evitate, se le vostre tasche non
ve lo permettono, di versare 20 euro di bottiglia in casseruola, ma concedete a
quel taglio di carne di intenerirsi in un buon vino! Poi fate come vi pare,
nessuno vi condannerà! :-)
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