E' arrivata la stagione del comfort food! Finalmente gli alberi hanno iniziato a colorarsi di rosso e di oro, il sole al tramonto dona una magia particolare al cielo, agli alberi, persino agli edifici grigi che circondano il mio orizzonte. Ho iniziato a sentire il profumo del Natale. Fa fresco, non ancora freddo ed il naso può stare fuori dalla sciarpa. Nel letto è tornato il piumone. A cena una zuppa ti scalda lo stomaco, il cuore e l'anima...mai quanto poter incrociare lo sguardo dell'uomo che amo dall'altra parte del tavolo. Mangiare una zuppa calda incrociando i suoi piedi sotto il tavolo non ha prezzo.
A noi in realtà le zuppe piacciono sempre, anche in estate, quando l'orto ricco e generoso dona sapori e profumi unici alle minestre (basta farle raffreddare un pochino prima di portarle alla bocca).
Questa ricetta, decisamente autunnale è composta di pochissimi ingredienti, tutti di stagione in cui torna protagonista la patata rossa di Mombarcaro (una varietà a buccia rossa e pasta gialla che arriva dall'alta valle Belbo). Un tipo di patata molto farinosa e gustosa che gioca da protagonista e non certo da gregario con ingredienti buoni e ricchi come porro e lenticchie.
Ingredienti:
200 gr di patate rosse di Mombarcaro
200 gr di porri
200 gr di lenticchie a seme piccolo
1,5-2 litri di acqua
sale e pepe q.b.
Lavate bene le patate e tagliatele a cubetti (non servirà sbucciarle, questo ovviamente vale per le patate che ho scelto io, a provenienza certificata e a conservazione naturale. La buccia contiene molti sali minerali e se le patate non sono state trattate fa proprio bene). Tagliate a rondelle sottili il porro dopo averlo lavato accuratamente. Aggiungete le lenticchie dopo averle sciacquate con acqua fredda. Mettete tutto in una pentola e aggiungete l'acqua fredda. Aggiustate di sale e pepe e mettete sul fuoco a fiamma alta finchè non alza il bollore, a quel punto abbassate la fiamma, mettete il coperchio e continuate la cottura per circa due ore, fino a quando le patate non si saranno ammorbidite e servite.
Se vi piace potete spolverare con del parmigiano. E' ottima sia a pezzi che frullata (magari non completamente come una crema. Essendo una zuppa rustica ci guadagna a rimanere con qualche pezzetto, secondo la mia modesta opinione ovviamente). Accompagnamento perfetto: qualche fetta di pane casereccio, magari integrale, leggermente tostato.
"I legumi vantano un notevole e peculiare valore nutritivo e non dovrebbero mancare nella dieta quotidiana. [...] Ricordatevi che mangiare frutta e verdura locale e di stagione significa affidarsi a coltivazioni con bassi costi energetici, evitando le produzioni ottenute in serre riscaldate, o quelle provenienti da paesi lontani. Significa anche gustare i prodotti nel momento in cui sono in grado di offrire il massimo delle loro caratteristiche qualitative e gustative."
Abbiate pazienza ma sono reduce dal Salone del Gusto e Terra Madre dove, complice Slow Food, ma anche Gente del Fud, ho potuto ridare nutrimento alla poesia del mangiare sano e con la testa, e dei gusti veri e semplici che portano con sè la storia del nostro paese, ma non solo.
Perchè mangiare con la testa fa bene all'anima, al cuore, alla testa ed è una nostra responsabilità.
Ciao Marta,
RispondiEliminacome posso contattarti per inviarti un invito web e comunicato stampa per un evento che stiamo organizzando su Roma e che vedrà come primo ospite della serie Gabriele Bonci?
Eleonora
ufficiostampa@cibando.com
Che buone le zuppe, le adoro anche per il loro potere di scaldare non solo lo stomaco ma anche il cuore!
RispondiEliminaPienamente d'accordo :-)
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