martedì 8 gennaio 2013

Un'idea per la pasta all'uovo: le farfalline!

Sono finite le vacanze...ancora non me ne capacito. Il mio corpo si è abituato in fretta ai ritmi lenti e pigri, ora ci stiamo attrezzando per rimetterci in moto (sempre io e il mio corpicino!). Ieri per cominciare ho tolto ogni traccia di Natale da casa. E' una cosa che di solito riesco a fare per puro pudore solo a fine gennaio, quest'anno mi son data una pacca sulla spalla e devo dire che è stato meno traumatico e più veloce del previsto.
Durante queste vacanze mi ero ripromessa di dedicarmi parecchio a questo povero blog e invece, telefono a parte, tutti gli aggeggi tecnologici son rimasti a far la polvere (macchina fotografica compresa, nonostante sia stata imbarcata rubando peso al bagaglio a mano fino alla nostra Alghero). 
In effetti sono riuscita a cucinare poco (fatta eccezione per due, anzi quattro torte)...ma evviva la pigrizia, ci voleva proprio!


Con cosa cominciare il nuovo anno di esperimenti 2.0? Da un esperimento riuscito ovviamente. La pastina per il brodo. Chi me l'ha fatto fare?
1- la neve, 2- la ZERO voglia di andare fino al supermercato per un pacchettino di pasta all'uovo, 3- il desiderio di fare una di quelle cose che richiedono un lavoro lungo e lento :-)
In fondo vacanza vuol dire anche questo: abbandonarsi al lento scorrere del tempo, che meraviglia!


Dosi per 4-5 persone

2 uova intere e 2 tuorli
farina 00 circa 300 g
1 pizzico di sale

Le dosi per la pasta all'uovo come sapete sono sempre indicative. Molto dipende dalle uova, fresche della gallina del contadino, o del supermercato...possono essere più o meno liquide e più o meno grandi, dalla farina che può avere diversa capacità di assorbimento, ma anche dal tempo (se è più o meno umido la resa della farina potrebbe essere differente). Quindi? 
Quindi si prova e si sperimenta, fino a farci un po' la mano. Non abbiate paura, non è una cosa delicata e nemmeno difficile.

Quindi versate un po' (circa metà) di farina sulla spianatoia (non tutta, la aggiungerete poco per volta a seconda della necessità) fate la classica fontana e versatevi le uova (io ho messo due tuorli e due uova intere per ottenere una pasta più gialla), aggiungete il sale e iniziate a sbattere le uova con una forchetta incorporando piano piano la farina. Un po' alla volta le uova prenderanno consistenza, a quel punto iniziate a lavorare con le mani, aggiungendo la farina fino a ottenere un composto abbastanza consistente ed elastico. Lavorate la pasta con i palmi delle mani fino a che non sarà bella liscia e non si attaccherà più al tavolo.
Aiutatevi mantenendo il tavolo infarinato.


Ottenuto il vostro impasto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare. Il glutine ha bisogno di riposare per ritrovare elasticità. Dopo circa una mezz'ora prelevate un quarto di impasto alla volta e stendetelo con la macchina per la pasta o con il mattarello. Tagliate delle striscioline per il lungo, larghe circa 1,5 cm, e ricavatene poi dei quadratini. Aiutandovi poi con una pinza da cucina pizzicate i quadratini come nella foto sopra e ricavatene delle farfalline, trasferitele su un vassoio coperto da un panno di cotone e spolverizzatele con della farina di mais. Questo permetterà alla pastina di asciugare senza appiccicarsi. Armatevi di pazienza e continuate fino a esaurimento dell'impasto :-) Il risultato vi ripagherà sicuramente!

Non vi resta che tuffarle nel brodo bollente e cuocerle per due-tre minuti.


Mi raccomando regalatevi del buon brodo, fatto in casa. Non starò qui a demonizzare il dado, ognuno è libero di scegliere gli ingredienti che predilige, anche a seconda del tempo che ha a disposizione, ma ci vuole così poco a fare un buon brodo che non vale la pena di affidarsi a dei surrogati (soprattutto se avete una pentola a pressione tra i vostri attrezzi di cucina!).

Io il brodo lo faccio così:
1/4 di gallina
1 pezzo di manzo (a me piace il cappel del prete, per due andranno bene circa 400 g)
1 osso di manzo
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

Prendete una pentola abbastanza grande, versate 4 litri circa di acqua fredda, immergetevi la carne e le verdure (lavate e pelate, se serve) e accendete a fuoco medio, aggiungete poco sale (siete sempre in tempo per aggiungerlo in seguito, a seconda dei vostri gusti). Appena inizia a bollire si formerà in superfice una schiuma marroncina che andrete a togliere con l'aiuto di una schiumarola o di un mestolo, abbassate quindi la fiamma e mettete il coperchio lasciandolo semiaperto, e fate cuocere per almeno due ore. 
Filtrate quindi il brodo con l'aiuto di un colino e sgrassatelo, per farlo più facilmente, basterà raffreddarlo immergendo la pentola nella vasca del lavandino riempita di acqua fredda, si formerà una patina chiara di grasso in superficie che potete togliere (nulla vi vieta di mangiare il brodo con tutto il suo grassetto ma risulta un po' pesante, soprattutto dopo le feste). 

Magari ci vuole un pochino per farlo, ma mentre fate le vostre farfalline potete lasciarlo bollire in pace. Se volete fare più in fretta mettete tutto in una pentola a pressione (seguendo le istruzioni della stessa) e fatelo bollire per circa una mezz'ora e il brodo è fatto.
E anche il bollito! Che potrete accompagnare a un buon purè o alle cipolline borettane in agrodolce (ve le ricordate?)
Se volete invece un brodino più leggero e vegetale basterà non mettere la carne e diminuire la quantità d'acqua di circa la metà.

Evitate di lasciare il brodo scoperto, risulta particolarmente appetitoso per i batteri e quindi se dovete raffreddarlo è meglio abbattere in fretta la temperatura, e visto che credo che come me non molti abbiano l'abbattitore in casa, il trucchetto dell'acqua fredda nel lavandino è particolarmente efficace. Conservatelo in frigo ma per non più di un giorno. Fatelo sempre bollire prima di usarlo.

A presto e buon anno a tutti voi!

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...