lunedì 4 febbraio 2013

Zuppa di ceci, verze e costine

Il conto alla rovescia è iniziato. Ancora pochi mesi e poi in un colpo solo mi aggiudicherò una serie di cambiamenti a tutto tondo, dal lavoro alla città. Potrei aspettarmi di collezionare un sacco di malattie psicosomatiche e invece quelle che già mi porto sulle spalle da anni iniziano a sparire. Questo perché tutto quello che cambierà l'ho scelto, ma soprattutto mi porterà a vivere finalmente insieme a chi ha cambiato la mia vita, a chi mi ha fatto guardare il mondo come non l'avevo mai visto, a chi ha messo un sorriso nei miei occhi e mi fa battere forte il cuore.
La nostra meravigliosa Torino in fondo non sarà poi così nuova, visto che lì mi sento già un po' a casa, grazie alle persone meravigliose che ci vivono. 

Del bar Coco's vi avevo già accennato qui, Gianni riassume in sé tutta l'anima di S.Salvario, un luogo vero, dove colori e contraddizioni si fondono senza sembrare più tali. E' un posto rustico al punto giusto, dove si mangia come a casa (di Gianni, perchè m**** ci va il piccante!), dove si incontrano persone di tutti i tipi, dove riesci a sentirti a casa solo se accetti di immergerti completamente in quello spirito, solo allora potrai respirarne l'anima, quell'anima che rende i suoi piatti il nostro vero comfort food, come la zuppa di ceci verze e costine, il mio "solito" del venerdì sera. 
E dato che questo venerdì, causa turno week-end veneto, niente cena sociale, e visto che il mio sole arrivava tardi ho pensato di scaldargli lo stomaco con un must di Gianni (anche se la cucina Giuseppe!), questa zuppa meravigliosa...dimenticatevi per questa volta il conto delle calorie, ne vale la pena!


Ingredienti per 3-4 persone:
250 g circa di ceci pre-lessati (80 -90 gr di ceci secchi)
1 patata 
1 carota
1 costa di sedano
2 scalogni
1 spicchio d'aglio
300 gr di costine di maiale
5-6 foglie di cavolo verza 
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di olio EVO
sale e pepe q.b.
peperoncino a piacere
salvia, rosmarino, timo

Questo è uno di quei piatti che richiede tempo e attenzione, ha bisogno di essere pensato in anticipo perché prima di iniziare la preparazione dovrete ammollare e lessare i ceci. E' un vero comfort food, dato che se lo preparate significa che avete molto tempo da dedicare alla ricetta e quindi anche a voi!


Mettete in ammollo i ceci per almeno una notte, lavateli e scolateli. Versate i ceci ammollati in una pentola piena d'acqua con una foglia di salvia e un rametto di rosmarino, portate a ebollizione, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa due ore e mezza, schiumando se necessario.
Nel frattempo tritate scalogno, aglio, sedano e carota e fateli soffriggere in una capace pentola, quando il tutto sarà ben rosolato e comincerà a profumare di buon soffritto, aggiungete le costine tagliate singolarmente (vi consiglio di farvi dare la parte della punta, dove le costine sono più piccole, altrimenti fatevele tagliare della lughezza di 5 cm), fatele rosolare. Aggiungete quindi i ceci lessati e scolati, la patata tagliata a dadini e metà della verza tagliata sottile. Aggiungete abbondante acqua (circa il doppio del volume degli altri ingredienti), quindi aggiungete le erbe tritate finemente, il concentrato di pomodoro, il peperoncino e una grattata di pepe. Salate leggermente, senza esagerare, la zuppa dimezzerà di volume, quindi meglio aggiustare di sale quasi alla fine. Abbassate la fiamma e fate cuocere lentamente per due-tre ore.


Quando patate e ceci risulteranno piuttosto morbidi, prelevate parte della zuppa e frullatela, in modo da renderla più cremosa (in alternativa, se avete pazienza, potete schiacciare le patate con una forchetta), aggiungete il resto della verza tagliata grossolanamente e fate cuocere per altri 10-15 minuti. Assaggiate e aggiustate di sale e peperoncino.


Si serve ben calda, con anche le costine, eventualmente accompagnata da fette di pane casereccio e se vi piace spolverizzata di parmigiano grattugiato (a me piace con abbondantissimo parmigiano). 


E' un ottimo piatto unico, decisamente invernale.

Mi sono un po' documentata, (senza peperoncino) è una ricetta tipica delle Langhe. Mi pare di aver letto da qualche parte che è un piatto tipico del periodo dei morti (inizio novembre). Sicuramente un piatto dagli ingredienti semplici, tipici della stagione fredda.
...e pensare che io credevo fosse una ricetta pugliese! C'è sempre qualcosa da imparare!

Responso della giuria? Buonissima, ma non è come quella di Gianni.... :D
Mi sa che dovrò fare qualche altra prova o più semplicemente chiederemo la ricetta original a Giuseppe! ;-)

4 commenti:

  1. Seeeee... Ora non è che arriva la prima e la fa uguale a quella di Giuseppe! ;-)

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  2. Questa zuppa sembra proprio buona! Le costine devono dargli un tocco fantastico!
    Ho appena scoperto il tuo blog e ora vado a leggermi altre tue ricette, dalle foto sono tutte molto invitanti, complimenti! Mi aggiungo ai lettori fissi ;)

    Passa anche da me se ti va,
    a presto

    Michela

    RispondiElimina

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