venerdì 9 marzo 2012

Bonet...storie di cioccola-to


E’ giunta l’ora di rendere omaggio a una città, ma soprattutto ad un territorio meraviglioso, che fino a poco tempo fa mi era sconosciuto, se non per i prodotti più famosi che ci regala, come il riso ed il vino.  Torino mi aspetta, e questo fine settimana mi accoglierà, oltre al mio uomo, prima e vera ragione dei miei viaggi, anche Cioccola-tò, dolce Kermesse torinese dedicata al cioccolato!
Allora quale miglior modo di rendere omaggio alla tradizione, se non con un dolce tipico, per di più al cioccolato? Oggi vi racconto del Bonet (che si pronuncia Bunèt, non come lo pronunciai io la prima volta alla Francese!), un dolce tradizionale piemontese tipico delle Langhe. Si pensi che alcuni documenti delle corti minori del Piemonte fanno riferimento al dolce o ai suoi parenti più prossimi come tradizionali già nei banchetti del XIII secolo. In piemontese il termine Bonèt significa cappello o berretto tondeggiante e più propriamente, nell'antichità, voleva dire berretto da notte.



La ricetta che vi presento, viene dal ricettario di Eataly, luogo di perdizione di chiunque ami coccolarsi di cose buone!

Ingredienti:
4 uova
6 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di cacao amaro
50 gr di amaretti sbriciolati
½ litro di latte
1 pizzico di sale
2 cucchiai di rum (o se si preferisce sostituire con la stessa quantità di caffè ristretto)

SbatteTe le uova con quattro cucchiai di zucchero, aggiungeTe poi il cacao setacciato, gli amaretti sbriciolati finemente, il sale, il latte ed il rum. Amalgamate delicatamente, non deve fare bolle (il composto deve risultare liscio e uniforme).
Passate quindi alla preparazione del caramello. Scaldate due cucchiai di zucchero in un pentolino fino al color nocciola, spruzzate poi un po’ d’acqua (la pasta deve essere filante) e mescolate girando il pentolino sulla viva fiamma. L’operazione è terminata quando il caramello ha consistenza vitrea e si è scurito. Versatelo quindi caldissimo sul fondo e sui lati dello stampo per budino tenuto in caldo per facilitare lo scorrimento: muovendo e inclinando lo stampo si deve ottenere un velo uniforme che via via solidifica. Travasatevi il composto e cuocete in forno a 180°C, a bagnomaria, per 30 minuti. Raffreddate, sformate e servite.
Io ho usato quattro stampini, in questo caso dovete ridurre il tempo in forno a 20 minuti, altrimenti tende a fare la crosticina. Se usate come ho fatto io delle coppette di ceramica, potete usarle anche per servire i Bonet monoporzione, decorando con degli amaretti, passati nel rum o nel caffè.
Per rendere omogenea la cottura è necessario riporre lo stampo nella parte bassa del forno immergendolo a bagnomaria, facendo attenzione che l'acqua non prenda mai il bollore poiché il risultato finale sarebbe un dolce troppo sodo e pieno di bolle anziché morbido e compatto.

L'unica difficoltà della ricetta sta nel cospargere il caramello sul fondo e sulle pareti dello stampo. Il segreto è quello della rapidità dei passaggi (sembra facile detta così...) e della giusta temperatura della teglia che non deve essere né troppo calda (il caramello tenderebbe a rimanere liquido senza aderire) né troppo fredda (il caramello si indurirebbe troppo presto) (sempre più facile...). 
Per facilitare le operazioni ci si può aiutare con una spatola metallica anch'essa riscaldata; ovviamente l'esperienza farà il resto. 



Il cioccolato sarà di fatto il filo conduttore dei prossimi mesi, cominciando da cioccola-tò, passando per Pasqua (non ci si potrà esimere dalle abbuffate di uova pascquali, che fatica), fino al corso “I Peccati al Cioccolato” tenuto da Luca Montersino da Eataly aTorino, ovviamente.
E poi, diciamocelo, quando si è un po’ giù e bisognosi di vacanza, il cioccolato ci aiuta a darci un po’ di brìo e ad aumentare le nostre endorfine!

Intanto mi preparo a salire sul treno, verso il mio pensiero felice, con il profumo della primavera, gli occhi che sorridono, e la testolina che macina progetti, pensieri e desideri…

8 commenti:

  1. Che meraviglia i piatti piemontesi. Ti ho già detto che adoro Torino? La conosco molto poco purtroppo, ma conto di tornarci per approfondire. Non mi farò scappare questo dolce strepitoso! Che dire, buon we ;-)

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    Risposte
    1. Eh sì è proprio bella Torino!
      Magari prima o poi riusciremo ad organizzare qualcosa...magari qualcosa di cultural-culinario!
      Buon inizio di settimana

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  2. Ciao!!Bellissimo blog!!!Ti scopro con molto piacere! a presto
    francesca

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  3. gnam gnam che buono!

    http://petitecuilliere.blogspot.com
    Claudia

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  4. Uffi, ci volevo andare... ma al solito nn sono riuscita ad organizzarmi :(
    Cioccolato.. ma come si fa a resistere ???? ;))

    Ti seguo da oggi, speriamo di non perderci :)

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